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Solaio di interpiano con struttura portante tradizionale completo di riscaldamento a pavimento
Scheda tecnica solaio in legno
Voce di capitolato

Fornitura e posa in opera di solaio in legno composto come segue:

Orditura portante del solaio in travi in legno lamellare di abete GL24, proveniente da gestione forestale sostenibile (GFS) con certificazione di catena di custodia secondo lo schema PEFC o FSC, con marcatura CE per i prodotti da costruzione prevista dalla direttiva 89/106/CEE dimensionate come da calcolo statico redatto da professionista.
Le travi lamellari saranno costituite da lamelle in legno di spessore variabile 33-40 mm classe C24-C27 incollate con resine del tipo omologato secondo quanto previsto dalle normative vigenti, piallate, smussate sugli spigoli ed impregnate con due mani date a pennello od a spruzzo di impregnante idrorepellente fungo-battericida conforme alle norme DIN 68.800 nel colore a scelta del cliente.

Tavolato realizzato mediante pannelli in legno OSB 3 di spessore 18 mm costituiti da scaglie orientate in legno incollate e pressate in diversi strati con resina melaminica esente da formaldeide fissati alla struttura portante inferiore in corrispondenza di ogni incrocio

Pacchetto isolante termo-acustico di spessore 40 mm costituito da pannelli rigidi di polistirene espanso sinterizzato densità 30 kg/mc marchiati CE secondo la norma UNI EN 13164, posati a secco a giunti accostati. Le interruzioni per il passaggio degli impianti saranno saturate con massetto a secco in granulo di marmo.

 

Impianto di riscaldamento radiante a pavimento composto da pannelli in polistirene espanso EPS stampati con superficie bugnata rivestita con film in polistirene rigido e tubazione radiante in polietilene multistrato di diametro 17 mm.

 

Massetto autolivellante dello spessore di 5 cm per sottofondo di pavimenti, eseguito con malta premiscelata composta con sabbie fini classificate ed additivi chimici.

Pavimento ceramico su locali al piano terra eseguito in piastrelle in gress porcellanato di tipologia, colore ed aspetto a scelta del cliente come da nostro campionario, posate a fuga leggermente aperta secondo le principali geometrie di posa a scelta del committente

 Finitura all’intradosso con controsoffitto in cartongesso realizzato come segue:

  • struttura portante costituita da profili a C in acciaio zincato incrociati con maglia di dimensioni idonee

  • rivestimento con singola lastra in cartongesso spessore 12,5 mm, "classe 1" di reazione al fuoco rifinita con stuccatura a tre mani e levigata.

  • saturazione dell’intercapedine del controsoffitto mediante pannelli isolanti morbidi incombustibili ( classe 0 ) ed idrorepellenti in lana di vetro dello spessore di 50 mm e densità 30 kg/m³.

  • tinteggiatura mediante applicazione con rullo e pennello di tre mani opportunamente diluite di pittura a base di polimeri acrilici e pigmenti coloranti in dispersione acquosa nei colori pastello chiari e nell'aspetto a scelta del cliente.

Il controsoffitto può essere realizzato in luce tra le travi costituenti l’orditura portante, in modo tale che quest’ultime rimangano a vista, oppure in maniera continua su tutta la superficie in modo tale da coprire per intero l’orditura lignea.

Definizioni utili alla comprensione delle schede tecniche
 
Trasmittanza termica: la trasmittanza (U) misura il flusso di calore che attraversa una superficie unitaria (pari ad un metro quadro) soggetta ad una differenza di temperatura tra interno ed esterno di 1°C.
La trasmittanza si misura in W/mqK e nel caso di una parete dipende dalle caratteristiche dei materiali che la compongono e dal loro spessore. Più basso è il valore di trasmittanza, minore sarà la dispersione di calore.
Sfasamento termico: lo sfasamento (S) è un parametro da valutare con attenzione in condizioni estive e, se considerato correttamente, evita il surriscaldamento dell'edificio.
Lo sfasamento è il tempo che impiega l'onda termica per fluire dall'ambiente esterno verso 'interno dell'edificio, attraverso le pareti e soprattutto attraverso la copertura in quanto essa è solitamente l'elemento più esposto all'irraggiamento solare. Lo sfasamento aumenta con l'aumentare del calore specifico dei materiali che compongono il pacchetto costruttivo.
Maggiore sarà lo sfasamento, più tempo impiegherà il calore estivo a passare dall'esterno all'interno dell'edificio e quindi minore sarà la tendenza dell'edificio a surriscaldarsi.
Diagramma di Glaser: il diagramma di Glaser è un metodo grafico per lo studio del comportamento igrometrico degli elementi costruttivi che compongono l'edificio. Viene utilizzato in fase di progetto per accertarsi che non vi sia alcun rischio di formazione di condensa superficiale o interna alle stratigrafie di pareti perimetrali e copertura affinchè la durabilità e l'integrità degli stessi non venga compromessa.
Sul diagramma si evidenzia la formazione di condensa quando la pressione di vapore, che dipende dalla permeabilità e dallo spessore dei materiali impiegati, risulta più alta della pressione di saturazione.
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